Chi mi conosce sa bene che le galassie non sono tra i miei soggetti preferiti. Non perché non le trovi affascinanti — anzi! — ma perché fatico a elaborarle come vorrei, a restituire tutta la loro bellezza e profondità nei miei scatti. Come spesso accade, però, le sfide più ostiche sono anche quelle che regalano le soddisfazioni più grandi.
In questo periodo dell’anno, le galassie dominano il cielo notturno. Era il momento perfetto per mettermi alla prova.
Tra le protagoniste del mio recente viaggio tra le stelle c’è M95, una galassia a spirale barrata nella costellazione del Leone. Fa parte di un gruppo di galassie situate proprio nel cuore di questa costellazione regale.
Poi ci sono le affascinanti sorelle dell’Orsa Maggiore:
- M81, la celebre Galassia di Bode, una splendida spirale a circa 12 milioni di anni luce da noi.
- M82, la Galassia Sigaro, una galassia attiva dalla forma allungata e drammatica, compagna di viaggio gravitazionale della M81.
Mi sono lasciato incuriosire anche da un oggetto dallo sguardo magnetico: M64, la Galassia Occhio Nero (o Occhio del Diavolo), visibile nella costellazione della Chioma di Berenice. Il suo nucleo brillante è attraversato da una banda oscura di polveri che assorbono la luce, conferendole un aspetto misterioso e inconfondibile.
Sempre restando tra le spirali, ho catturato:
- M94, la Galassia Occhio di Gatto, a circa 15 milioni di anni luce da noi, nella costellazione dei Cani da Caccia, tra le più vicine oltre il nostro gruppo locale.
- M63, la Galassia Girasole, anch’essa nei Cani da Caccia, così chiamata per la trama luminosa dei suoi bracci che ricorda i petali di un fiore.
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👉 Astrobin – Mario Sandri




